"Con questi finanziamenti
abbiamo ancora difficoltà dal punto di vista burocratico. Per
questo chiediamo di semplificare le procedure altrimenti le
aziende vengono chiamate a fare investimenti e poi sono
costrette a patire tempi e ritardi prima che arrivi il giusto
aiuto". Lo ha detto il presidente degli industriali di Savona
Angelo Berlangieri durante un incontro con Invitalia e i sindaci
del Savonese riuniti nella sede dell'Unione Industriali per
discutere del Contratto di Sviluppo Invitalia, strumento
modificato recentemente a disposizione delle imprese per
investimenti di grandi dimensioni nel settore industriale,
agro-industriale, turistico e di tutela ambientale.
Anche l'assessore regionale Andrea Benveduti ha chiesto
modifiche: "Siamo contenti che Invitalia abbia scelto la
Liguria come prima tappa. Ho suggerito la necessità di
parametrare la misura nazionale ai tessuti regionali o
trasferire alla Regione un tesoretto da utilizzare con i bandi.
In regioni come la nostra con piccole imprese rischiamo di non
toccare palla".
L'investimento minimo richiesto è di 20 milioni, che si
riduce a 7,5 milioni solo per attività di prima trasformazione
di prodotti agricoli, per progetti localizzati nelle aree
interne del Paese ovvero che prevedano il recupero di strutture
dismesse.
Paolo Praticò, di Invitalia ha detto che "il contratto di
sviluppo è centrale nella politica industriale del paese. E'
stato oggetto di alcune rivisitazioni, ma soprattutto è
destinazione importante di nuove risorse per i progetti
territoriali da legge di bilancio o Pnrr". Presenti anche il
senatore ligure Paolo Ripamonti, vice presidente della
commissione Industria, Turismo, Commercio del Senato.
Angelo Berlangieri ha aggiunto: "Abbiamo bisogno di nuove
risorse visto che siamo stati capaci di presentare progetti e
sarebbe il giusto premio. Il Contratto dei Sviluppo consente di
poter intercettare le progettualità più importanti e
accompagnarle verso la loro realizzazione"
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