"Italia al Centro è un nuovo passo per aggregare e costruire quel centro politico che è mancato negli ultimi 10 anni a questo Paese e senza il quale non credo che usciremo da quella crisi di sistema che avvolge ormai da troppo tempo il Paese". Lo ha detto il leader di Cambiamo! e presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, a margine di una convention del movimento aperta oggi a Genova. Diverse decine di amministratori, politici, parlamentari e sostenitori partecipano ai lavori, in parte in presenza all'Acquario di Genova e in parte in streaming.
"Italia al Centro è una suggestione - ha aggiunto Toti - e un bellissimo nome, è l'incontro di tante esperienze civiche e regionali che hanno fatto la loro strada come tanti ruscelli verso il fiume e che ora devono trovare il modo per riunirsi per dare una proposta politica a questo Paese".
"Al momento sarà un insieme di liste che si presenteranno nei diversi capoluoghi di provincia e di regione - ha spiegato ancora Toti -, iniziando naturalmente dalla nostra Genova e della nostra Spezia che tornano al voto, per dare un contributo alle amministrazioni locali che meglio hanno funzionato nello schema dei partiti tradizionali".
"In vista del 2023 - ha detto ancora Toti - insieme a tutti gli altri sarà, speriamo, una grande unione, una grande federazione di liste cittadine, regionali e nazionali che vogliano dare un contributo per dare stabilità e novità alla politica italiana".
Le liste, ha aggiunto il presidente ligure - si chiameranno Toti per Genova e Toti per Spezia qui in Liguria. Nelle altre città si chiamerà ad esempio L'Aquila al Centro".
'Italia al Centro parte da Genova che ha dato molto alla politica
"Genova è una città importante, città di Mameli, di Mazzini, da dove sono partiti i Mille, dove è stato fondato il Psi. E' una città che politicamente ha sempre detto qualcosa al Paese. Partiamo da qui per costruire il centro, senza semplificare i problemi e le soluzioni, perchè semplificare è anche un po' mentire come diceva Moro. Da qui rivendichiamo la nostra diversità rispetto ad altri amici, dialoghiamo con gli altri partiti della coalizione ma oggi volevamo essere tra noi. Poi potremo aprire il dialogo sui contenuti". "Oggi c'è una crisi di sistema solo in parte mitigato dal governo di unità nazionale. Le due coalizioni sono testimonianza di tempo che fu, non il futuro ha aggiunto Toti -. Il C.destra non si è sciolto durante l'elezione del Presidente della Repubblica. Si era già sciolto prima, diviso nei due governi precedenti. Il C.destra è quello dei vaccini o quello che dice che c'è una dittatura sanitaria? Quello che crede nelle riforme di Draghi o quello che contesta ogni singola riforma e pensa a una forma di autarchia. Ho difficoltà a pensare Fi, Lega ed altri su un palco insieme".
Oggi non sappiamo quali alleati avremo
"Il Centro che vogliamo non è fatto di tattica e strategia ma ha dei valori. Non abbiamo fretta, non vogliamo scorciatoie ma seguiamo un percorso complesso, magari anche confuso come la realtà è. Credo serva uno sforzo per definire che cosa vogliamo. Il Centro è un contenitore in cui mettere cose utili per Paese. Non usciamo di qui oggi dicendo nel 23 saremmo alleati di. lo saremo di chi condivide i nostri valori", ha detto Toti. "La prima cosa da fare è indicare una strada ai cittadini, dare speranza, non spaventare le persone. Avere cultura di governo significa andare in giro a dire che ci sono le soluzioni per le paure.Credo sia necessario riportare al centro la cultura di governo ma è faticoso.Italia al Centro non è passo indietro rispetto a Cambiamo, Idea, Coraggio Italia, ma un passo avanti - ha aggiunto Toti -. Vogliamo aggregare persone sulla base di contenuti, non fare una cosa autoreferenziale. E' la somma di tante esperienze civiche, associative perchè non c'è una ricetta uguale per tutti i territori. Il nostro partito deve mettere insieme comunità anche diverse. Mettere insieme le migliori espressioni di città, movimenti, amministrazioni. Dare opportunità a tutti: dal povero al piu' fortunato, non è comunismo, è liberalismo di destra".
Noi come Colombo senza paura di fallire
Quello di Italia al Centro "è un progetto che può tranquillamente fallire, però siccome siamo a Genova ricordiamo che Cristoforo Colombo diceva che non si attraversa l'oceano senza paura di perdere di vista la sponda da cui si è partiti". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha finito di parlare del progetto politico 'Italia al Centro' alla convention di Genova.
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