Alla Spezia nasce una "Casa dei
rider" dove permettere ai lavoratori di trovare rifugio tra una
consegna e l'altra. Gli ambienti dell'ex IV circoscrizione, in
via Padre Giuliani, saranno aperti ai ciclofattorini per offrire
loro un posto dove riposare, ricaricare il telefono, utilizzare
servizi igienici e, semplicemente, ripararsi dal freddo e dalla
pioggia. "Una risposta a chi svolge un'attività che spesso
coincide con la precarietà - ha detto il sindaco Pierluigi
Peracchini -. Con questo gesto credo La Spezia diventi un
esempio a livello nazionale". L'iniziativa è portata avanti
insieme ai sindacati Cgil, CISL e UIL e viene da una precisa
richiesta dei circa settanta rider spezzini, che spesso fanno
base vicino al Palazzo di Giustizia, in un controviale
all'aperto. "Magari litigando per poter parcheggiare. Una
situazione pericolosa - sottolinea Fabio Quaretti della Cgil -.
Questa operazione è coraggiosa e delicata, non a caso una delle
primissime in Italia. Un tentativo di adeguarsi ai nuovi lavori,
che le nostre città non sono predisposte ad accogliere".
Un'esperienza simile, che coinvolga le amministrazioni
pubbliche, era sorta per adesso solo a Modena. "Tutto è nato
dallo sciopero del marzo 2021. Abbiamo trovato un'interlocuzione
nei sindacati, ma le porte in faccia dell'azienda sono rimaste -
dice Pier Paolo Ritrovati, rider per Just Eat -. Stare in mezzo
alla strada di notte e di giorno, ci ha esposto a molestie e
violenze in passato. Ora è fondamentale spostare lo starting
point, l'immaginario tornello attraverso cui entriamo al lavoro.
Vorremmo coincidesse con la sala che ci è stata messa a
disposizione ". La Casa dei rider della Spezia dovrebbe essere
inaugurata il prossimo primo maggio.
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