"Abbiamo fatto una panoramica delle disponibilità coi colleghi delle province della Liguria. Oggi dobbiamo affrontare nuovi bandi perché i posti che avevamo cercato coi primi bandi li abbiamo velocemente esauriti: nel caso di Genova circa 350 posti, probabilmente usciremo con un'altra richiesta di circa 300 posti, poi vedremo cosa ci viene offerto". Lo ha detto il prefetto di Genova Renato Franceschelli a margine dell'incontro con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio dopo l'incontro in Regione Liguria per l'emergenza profughi ucraini. "Dal 26 aprile - ha sottolineato - avremo il serbatoio di posti negli alberghi del bando regionale, alberghi che servono per una prima sistemazione. Poi queste persone dovranno essere assorbite da un sistema che dia più stabilità, non solo vitto e alloggio ma anche servizi di integrazione a corredo. Speriamo che il mondo delle cooperative e delle associazioni possa fare un ulteriore sforzo per reperire non solo posti ma anche operatori". "Al momento in Liguria - ha sottolineato il governatore Giovanni Toti - il nostro sistema sanitario ha censito poco più di 5 mila profughi. Di questi il 10% è a carico del sistema pubblico. Direi che è una emergenza senza criticità per la regione Liguria".
Curcio: numeri attuali sono gestibili
"Oggi i numeri sono gestibili, ma ripeto la maggior parte di persone sono affidate a quella rete amicale". Lo ha detto il capo del dipartimento nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio a margine dell'incontro in Regione Liguria per la gestione dell'emergenza profughi ucraini.
"Soprattutto noi dobbiamo renderci conto che questo processo - ha concluso - è un processo che andrà monitorato molto attentamente perché non abbiamo certezze dei numeri, non abbiamo certezze di quello che succede in quel territorio, di come quelle persone che oggi sono al 60 per cento in territorio polacco e in percentuali minori nelle altre nazioni limitrofe reagiranno alle evoluzioni chiamiamole operative in territorio bellico. Ci stiamo preparando anche con quella giusta flessibilità che dobbiamo avere nel momento in cui potrebbero cambiare".
Curcio, insieme al governatore Giovanni Toti e all'assessore Giacomo Giampedrone, ha visitato la residenza Santa Dorotea, a Genova, dove sono ospitati attualmente 75 profughi, di cui 30 bambini e di questi 16 con patologie oncologiche in cura al Gaslini. Insieme alla residenza Riviera, a Savona, la Santa Dorotea è stata tra le prime ad essere allestita dalla Regione per l'accoglienza: si tratta di 175 posti letto. Altri 114 posti la Regione li ha resi disponibili in appartamenti di Arte e 237 sono in alberghi (150 a Genova, 47 a Savona, 20 a Imperia e 20 alla Spezia) grazie a un bando regionale
Riproduzione riservata © Copyright ANSA