Dall'architettura all'arte, al
design, alla fotografia in una "mostra-affresco", dal titolo "La
rivoluzione degli Anni Sessanta a Genova" aperta nei locali del
Teatro del Falcone a Palazzo Reale di Genova. Gli oggetti
raccontano le trasformazioni della città negli anni Sessanta, un
momento di profondi cambiamenti dovuti all'irrompere di nuove
idee e rinnovati stimoli culturali, di significativi mutamenti
sociali, d'innovazioni economiche e nuovi linguaggi che hanno
segnato un'accelerazione nelle produzioni delle arti visive.
"Il filo rosso che unisce tutte queste opere - spiega
Alessandra Guerrini, direttrice di Palazzo Reale e curatrice con
altri dell'esposizione - è la felicità di quegli anni, con
l'idea del boom economico, anni luminosi ma anche di grandi
contraddizioni. Abbiamo voluto mostrare tutta la ricchezza di
quel periodo attraverso una sezione di pittura con gli artisti
genovesi e quello che le gallerie d'arte hanno fatto venire da
tante produzioni internazionali, una sezione dedicata al design,
perché a Genova, nelle mostre di Eurodomus, arrivavano le cose
più nuove, ma abbiamo anche voluto mostrare il modo in cui la
Genova che vediamo adesso è stata costruita, con l'enorme
sviluppo edilizio, le punte di qualità nelle costruzioni
pubbliche e private. Speriamo che i visitatori possano leggere,
con questa mostra, la città attraverso il filtro degli anni che
sono passati".
Parte importante della mostra sono gli scatti di alcuni
grandi fotografi genovesi, Lisetta Carmi, Giorgio Bergami e
Francesco Leoni. Spazio è dedicato ai disegni di architettura,
agli arredi di design, alla grafica pubblicitaria, a oggetti
industriali, dipinti e sculture di autori come Lucio Fontana,
Andy Warhol, Mimmo Rotella, Vico Magistretti, Gio Ponti, Franco
Albini, Angelo Mangiarotti, Eugenio Carmi. La mostra resterà
aperta dal 14 aprile al 31 luglio.
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