Per i profughi in fuga dalla guerra
in Ucraina arrivati a Genova "vanno attivati al più presto i 500
posti dei centri d'accoglienza straordinaria (Cas) gestiti dalla
Prefettura perché il vero problema in questo momento è la
graduale fuoriuscita dalle case private, passati 30 - 40 giorni
molti genovesi che hanno accolto chiedono di ricevere una mano
dato che non possono tenere le persone per sempre". E' il
problema segnalato dal consigliere delegato alle Politiche
sociali del Comune di Genova Mario Baroni.
"Non c'è più un grande arrivo a Genova di profughi in fuga dalla
guerra in Ucraina, siamo attorno a 2.000 persone registrate a
Genova. Tanti ucraini residenti nella parte occidentale del
Paese stanno addirittura tornando a casa, visto che la guerra si
sta concentrando in Donbass. - afferma Baroni - Abbiamo ancora
108 profughi sordomuti in fuga dall'Ucraina accolti in albergo,
costano al Comune 10 mila euro al giorno e quindi abbiamo
bisogno di trovare una soluzione, tutti dovranno andare in posti
ad hoc che la Prefettura di Genova sta allestendo".
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