Un impresario bulgaro accusato
di aver sfruttato quattro operai africani, facendoli lavorare
per dieci ore al giorno, in cambio di 30 euro, è stato arrestato
dai carabinieri con le accuse di intermediazione illecita e
sfruttamento del lavoro. Gli investigatori stanno verificando se
possa trattarsi di un caso di caporalato. L'intervento dei
carabinieri è scattato in seguito a una segnalazione. I
carabinieri hanno così scoperto, in frazione Bevera a
Ventimiglia, un cantiere, che era stato aperto su commissione di
un altro straniero, nel quale lavorava manodopera "in nero", di
fatto sfruttata. Il cantiere è stato sospeso, mentre gli
stranieri irregolari sono stati portati in questura. Ulteriori
accertamenti sono in corso in tema di rispetto della normativa
di sicurezza di cantiere e sul possesso delle necessarie
autorizzazioni. Nel contempo, sono anche in corso
approfondimenti in relazione al recupero contributivo.
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