Per riempire i cassoni che
creeranno il nuovo molo dei cantieri navali di Sestri Ponente
per il cosiddetto ribaltamento a mare di Fincantieri saranno
usati anche scarti di lavorazione del marmo bianco delle cave di
Carrara, quelle amate da Michelangelo. I cassoni sono strutture
in calcestruzzo, di grandi dimensioni, che vengono costruite
sul posto, affondate e poi riempite. Il materiale inerte di cava
di marmo, costituito da sfridi e scarti di lavorazione,
normalmente viene smaltito, rappresentando un costo. Questa
operazione diventa un esempio di economia circolare: uno scarto
che diventa bene anziché rifiuto. Lo rendo noto la struttura
commissariale per la ricostruzione del ponte Morandi che
gestisce anche questa operazione.
"La scelta di questa soluzione ha consentito di recuperare un
materiale di ottima qualità e non "scavato", favorendo la
riduzione dello sfruttamento delle risorse". L'operazione ha
anche un valore ambientale perché il materiale arriva via mare
dal porto di Marina di Carrara al porto di Genova, scelta che ha
tolto tir da strade e autostrade. Verrà trasportato quasi 1
milione di mc di materiale. Ad oggi ne sono stati trasportati
200.000 mc in circa 50 viaggi (9.000 tonnellate per viaggio).
Secondo la struttura commissariale, "l'operazione si configura
come una delle più grandi a livello europeo di economia
circolare".
Per quanto riguarda invece i riempimenti legati al riempimento
del bacino e della cassa di colmata verrà utilizzato materiale
in parte dragato (182.000 mc) e in parte proveniente dalle opere
di demolizione e scavi sul posto (63.000 mc).
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