Un tavolo permanente per garantire
"che tutti i prossimi passaggi per la prosecuzione del cantiere
e la salvaguardia dell'occupazione siano condivisi, accompagnati
e concordati con le sigle sindacali". E' quanto emerso
dall'incontro tra l'assessore alla Difesa del suolo Giacomo
Giampedrone e i rappresentanti delle sigle sindacali edili che
rappresentano i lavoratori del cantiere dello Scolmatore del
Bisagno, fermato venerdì per una interdittiva antimafia nei
confronti del consorzio ReseArch.
"L'interlocuzione con il secondo classificato della gara - ha
assicurato Giampedrone - avverrà già questo pomeriggio con
l'obiettivo, fatte salve tutte le necessarie valutazioni
tecniche, di dare effettività all'eventuale prosecuzione
dell'appalto"
I sindacati hanno chiesto l'attivazione della clausola
sociale funzionale al reimpiego di tutte le maestranze coinvolte
fino a oggi nel cantiere e hanno sottolineato la necessità
dell'attivazione di ammortizzatori sociali per far fronte ai
periodi di fermo del cantiere. "Da parte di Regione Liguria -
continua l'assessore - si conferma il massimo impegno per
lavorare al fianco delle organizzazioni sindacali perché il
cantiere riparta nel modo più rapido possibile e perché le
richieste dei sindacati trovino effettiva applicazione".
"Riceviamo con soddisfazione l'impegno preso dalla Regione
per affrontare con tempestività la preoccupazione dei lavoratori
impegnati nel cantiere. La clausola sociale per far transitare
chi ha lavorato sino a oggi alle dipendenze del nuovo soggetto
affidatario e gli ammortizzatori sociali immediati fino a quando
non ripartirà l'opera sono punti fermi per dare un sostegno,
così come la stabilizzazione dei lavoratori precari. Reputiamo
quindi l'impegno della Regione molto importante in questa fase
di grande incertezza", spiegano Mirko Trapasso, Andrea Tafaria e
Federico Pezzoli, segretari generali Feneal Uil, Filca Cisl e
Fillea Cgil Genova e Liguria.
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