Hanno picchiato un minorenne
accusandolo di aver venduto droga a un loro parente: lo hanno
preso per un orecchio, gli han dato una gomitata in faccia e lo
hanno spintonato fino a fargli sbattere la testa sulle
macchinette di un distributore h24. Poi sono andati a bere in un
bar dove da lì a poco è arrivato il padre del ragazzino che ha
tentato di sferrare due pugni agli aggressori del figlio ma a
sua volta è stato colpito con pugni violentissimi e calci in
faccia quando è finito a terra. Per lui 45 giorni di prognosi,
una mascella fratturata e il rischio, poi scongiurato, di
perdere un occhio. La violenta rissa, con tanto di sedie fatte
volare e scagliate addosso agli avversari, risale a due anni e
mezzo fa ed era avvenuta nel bar della piazza principale di
Pontedecimo dove abitano tutti i protagonisti. Ora la procura ha
chiuso le indagini e i due aggressori, entrambi 27enni, sono
accusati di lesioni gravi e aggravate, oltre che di rissa, reato
quest'ultimo in concorso con il padre del ragazzino. Nei
prossimi giorni i due giovani, difesi dagli avvocati Pietro
Bogliolo e Matteo Carpi, potrebbero decidere di farsi
interrogare per raccontare la loro versione dei fatti.
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