Sarà necessario sgomberare
circa 12 mila persone per le operazioni di despolettamento e di
neutralizzazione della bomba di aereo della seconda guerra
mondiale, del peso di circa mille libbre (454 chilogrammi),
dissotterrata il 23 aprile scorso, nel torrente Argentina, tra i
Comuni di Arma di Taggia e Riva Ligure. Il ritrovamento
dell'ordigno era avvenuto durante lavori di movimentazione
terra. Le operazioni avverranno domenica 15 maggio e le persone
da sgomberare vivono in un raggio di 1,5 km dal punto in cui si
trova la bomba. L'intervento riguarda anche una piccola parte di
Sanremo. Lo sgombero coinvolge anche tre residenze per anziani e
sarà necessario utilizzare 600 ambulanze per muovere infermi e
anziani delle rsa.
L'ordigno, una volta neutralizzato, sarà incendiato in una cava
della zona non ancora scelta. Durante le operazioni sarà
interdetto il traffico ferroviario e la viabilità ordinaria,
saranno bloccati i ripetitori dei cellulari e sarà chiuso lo
spazio aereo. E' quanto emerso nel vertice tenutosi in
prefettura a Imperia. "E' un'operazione che va fatta - ha
affermato il prefetto Armando Nanei - non c'è alternativa.
Prioritaria la tutela del personale operante. Lo sgombero deve
essere gestito in modo sereno".
Nell'area sicura di Taggia saranno predisposti punti di
raccolta, dove i cittadini potranno passare le ore, in cui
avverrà l'operazione, da 10 a 12 ore, ed essere assistiti. "Sarà
una sfida importante, ma da vivere con serenità - ha detto il
sindaco di Taggia Mario Conio - Stiamo ragionando sul fatto di
anticipare di qualche giorno lo sgombero di malati, disabili,
persone non autosufficienti e positivi al covid, ad oggi circa
180". Per il sindaco di Riva Ligure, Giorgio Giuffra: "Abbiamo
una serie di complessità, prima fra tutte quella
dell'evacuazione della casa di riposo 'Anni Azzurri', con circa
cento degenti".
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