L'autoproclamato
Principato di Seborga, il piccolo centro alle spalle di
Bordighera, che dal secolo scorso rivendica la propria
indipendenza dallo Stato Italiano, ha emesso una nuova carta di
identità, che sarà rilasciata ai cittadini che ne hanno fatto
richiesta, a partire dalle prossime settimane. Il Consiglio
della Corona ha atteso oggi per presentare il nuovo documento,
dal valore puramente simbolico, visto che con la contestuale
votazione dei nuovi Statuti generali è stato anche rinnovato il
registro anagrafico del Principato. Su 59 votanti, i "Sì" sono
stati 54 (pari al 91,5%) e i "No" sono stati 5 (per un 8,5%).
Nessuna scheda bianca o nulla.
"I nuovi Statuti - dichiara la principessa Nina Dobler -
aggiornano la versione del 24 settembre 1995 (all'epoca di
Giorgio I principe, ndr). Sono stati riscritti ex novo e sono
ora più strutturati, completi e precisi, rispondendo agli
obiettivi di completare, definire e precisare le varie norme,
nonché di ricalcare maggiormente l'attuale struttura
istituzionale del Principato". Gli Statuti saranno promulgati
con decreto dalla principessa Nina ed entreranno in vigore dal
prossimo primo giugno. Tra le novità più importanti: vengono
introdotti i princìpi di neutralità, difesa della sovranità
dello Stato e tutela della proprietà privata. Il cristianesimo
cattolico è la religione ufficiale dello Stato; l'italiano è la
sola lingua ufficiale dello Stato (abolita ogni possibilità di
bilinguismo col francese); viene riconosciuto e tutelato il
dialetto seborghino quale lingua nazionale.
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