Il sindaco di Genova della
Liberazione Vannuccio Faralli viene ricordato oggi a Firenze
alla Presidenza della Regione Toscana con l'intervento del
presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del presidente
della Fondazione Circolo Rosselli Valdo Spini e del presidente
della sezione dell'Anpi, Emanuele Rachini. Vannuccio Faralli
(1891-1969) era di Cortona, la storica città etrusca della
provincia di Arezzo e Mario Parigi gli ha dedicato la biografia
'Vannuccio Faralli. Storia di un'Italia dimenticata' (Milano,
Franco Angeli)
Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli,
ricorda "la coraggiosa e coerente militanza antifascista di
Faralli, sia durante l'avvento del fascismo che nella
resistenza. Arrestato a Genova il 27 dicembre 1944, portato alla
Casa dello Studente, torturato e condannato a morte, si comportò
coraggiosamente". Ai suoi funerali, sottolinea Spini "Paolo
Emilio Taviani dirigente democristiano della Resistenza a Genova
e poi ministro dell'Interno, ricordò di dovergli la vita perché
anche sotto le torture Faralli non aveva rivelato il suo nome.
Il Comitato di liberazione genovese designò Faralli alla carica
di sindaco della città ed egli fu così sindaco della
Liberazione. Nel '46 Faralli fu eletto alla Costituente nelle
liste del Psi ligure, rieletto deputato fino al '63, quando
lasciò il Parlamento". Faralli, sottolinea Spini, che è stato
vicesegretario nazionale del Psi "appartiene alla generazione di
Sandro Pertini, di quella generazione di giovani socialisti che
si trovò a combattere il fascismo e che ne fu estromessa della
vita politica per tornare poi ad essere protagonista della
Resistenza e della ricostruzione democratica del nostro paese.
Troppo spesso - ha concluso Spini - la coscienza civile del
nostro paese li ha dimenticati. Ma proprio biografie come quelle
di Faralli ci dimostrano quanto sia importante ricordarli per
irrobustire la fibra morale e la coscienza civile del nostro
paese."
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