La città della Spezia ha
conferito il Premio Exodus 2022 al magistrato Marco De Paolis,
procuratore generale militare presso la corte militare di
appello di Roma e uno dei maggiori esperti di crimini
nazifascisti perpetrati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nella sua carriera è stato gip e poi procuratore generale del
Tribunale Militare della Spezia dal 1988 al 2008 e procuratore
capo della Procura militare di Roma dal 2010 al 2018. In questo
lasso di tempo ha istruito circa 450 procedimenti per crimini di
guerra, con 57 condanne all'ergastolo in primo grado, e indagato
alcuni degli eccidi più efferati di tutto il conflitto, da
Marzabotto a Cefalonia passando per Sant'Anna di Stazzema, anche
sulla base della scoperta dei cosiddetti 'armadi della
vergogna'.
"I processi sulle stragi nazifasciste, la doverosa attività
di giustizia che è stata portata avanti, è una sorta di porta
della verità - ha detto il magistrato -. Quella che si fa dopo
70 anni è forse solo un frammento di giustizia, ma è il minimo
che lo Stato doveva fare".
Il Premio Exodus prende le mosse dall'accoglienza che la
popolazione locale offrì, all'indomani della fine della guerra,
agli ex internati ebrei dei lager nazisti che affluivano in
città per imbarcarsi e lasciare l'Europa. Motivo per il quale la
Spezia è tuttora conosciuta in Israele con la dicitura di
"Schàar Zion", la Porta di Sion. "De Paolis è un grande
magistrato militare, che ha avuto il coraggio di aprire gli
armadi della vergogna, recuperare tante storie e chiedere
giustizia per le vittime e per la democrazia. Deve essere oggi
premiato questo coraggio" ha detto il sindaco Pierluigi
Peracchini.
Nelle precedenti edizioni erano stati premiati Noemi Di Segni
(2020), Lia Levi (2019), Liliana Segre (2018), Maurizio Molinari
(2017) e Giorgio Napolitano (2016).
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