E' stata condannata all'ergastolo
Giuliana Stanganini, la donna accusata di avere ucciso a Genova
il figlioletto di tre anni nel novembre 2019 e dell'omicidio
della madre, Loredana Stuppazzoni, in pieno lockdown e di cui
poi smembrò il corpo per nasconderlo. I pubblici ministeri
Sabrina Monteverde e Stefano Puppo avevano chiesto la condanna a
30 anni di reclusione. Per la procura la Stanganini non avrebbe
alcun vizio di mente. I pm non hanno contestato la
premeditazione, nonostante la donna avesse fatto ricerche online
sull'infanticidio perché le ricerche risalivano a un mese prima
della morte del piccolo.
La donna è accusata di duplice omicidio, distruzione e
occultamento di cadavere, ma anche maltrattamenti e utilizzo
fraudolento del bancomat della madre. L'avvocato difensore
Chiara Mariani aveva chiesto l'assoluzione nel merito per
infermità mentale. "Ce lo aspettavamo - ha detto il legale - ma
riteniamo la sentenza estremamente ingiusta. Aspettiamo le
motivazioni per fare appello. Non capiamo però perché il giudice
abbia tenuto fuori le parti civili e abbia letto la sentenza in
maniera da non farsi capire dalla mia assistita che ha problemi
uditivi. Aspettiamo con ansia le motivazioni anche perché il
giudice ha dato più di quanto chiesto dalla procura".
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