Nuovi vincoli dopo la sentenza del
Tar della Liguria per la ricerca di titanio nell'area del Monte
Tariné, nel territorio dei comuni di Urbe e Sassello che
interessa anche il Parco naturale regionale del Beigua. I
giudici amministrativi si sono espressi con una sentenza che
riunisce diversi ricorsi. Accolto il ricorso delle associazioni
ambientaliste Lac, Wwf e Lipu: il Tar ha ribadito il divieto di
attività estrattiva non soltanto nel territorio del Parco ma
anche in quello della Zona speciale di conservazione (Zsc)
contigua, quindi l'attività di ricerca non è possibile entro i
confini del Parco e neppure nella Zsc, per cui sono annullati
gli atti che consentivano lo svolgimento dell'attività di
ricerca del titanio nel territorio della Zsc Beigua-Monte
Dente-Gargassa-Pavaglione.
Respinto invece il ricorso della Compagnia europea per il
Titanio. Il ricorso dei comuni di Urbe, Sassello ed Ente Parco
naturale Beigua per il Tar è "infondato dove contesta l'assenso
relativo all'area di 183 ettari esterna alla Zsc e al parco
naturale regionale del Beigua", mentre è fondato per le aree
protette compresa la Zsc.
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