Il 33% delle imprese under 35 è
nell'artigianato che si conferma una valida strada per
l'autoimprenditorialità giovanile ligure.
In Liguria il tasso di occupazione giovanile si attesta sul
43,8% nel 2021. La regione risulta tra le uniche cinque ad aver
recuperato qualcosa rispetto ai livelli pre-crisi: nel 2019 il
tasso di occupazione under 35 era pari a 43,4%. In Italia il
tasso di occupati under 35 è del 41%. Lo dicono gli ultimi dati
Istat elaborati dall'Ufficio studi di Confartigianato.
In questo contesto l'artigianato si conferma un campo fertile
per l'autoimprenditorialità, specie in Liguria: se il 7,8% delle
imprese totali sono gestite da under 35, nell'artigianato questa
percentuale sale al 9,6%, in linea con la media nazionale. Le
imprese giovanili artigiane liguri (circa 4.200) sono il 33% di
tutte le imprese giovanili della regione, incidenza grazie alla
quale la Liguria si posiziona quarta in Italia (la media si
ferma al 22,9%). Imperia, Savona e Genova, in particolare,
rientrano tra le prime 30 province con le maggiori percentuali
di imprese giovanili artigiane sul totale delle imprese under
35: rispettivamente, registrano quote del 35,1%, 35% e del
33,2%. Un valore più basso alla Spezia, che si ferma al 26,7%.
Gli ambiti di lavoro preferiti dai giovani artigiani sono, nel
15,5% dei casi, attività professionali scientifiche e tecniche,
il 14,4% attività di agricoltura, silvicoltura e pesca, il 13,4%
sono attività a supporto alle imprese, il noleggio, le agenzie
di viaggio, mentre per il 13,3% si tratta di attività artistiche
e di intrattenimento. Nel 13,4% dei casi la scelta ricade su
attività di alloggio e ristorazione, mentre le costruzioni
rappresentano il 10,4% e il manifatturiero il 6,8%.
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