L'obiettivo è avere un modello che
consenta di fornire previsioni sul Pil ligure, ma anche di
stimare in anticipo gli eventuali effetti di un'azione
intrapresa e le sue ricadute sul prodotto interno lordo e su
tutti i parametri, dai conti all'occupazione. Il progetto nato
dalla collaborazione fra Regione Liguria e Università di Genova,
presentato questa mattina presso la facoltà di Economia,
permetterà al governo della Regione di avere nuovi strumenti e
una base dati propria, rispondendo alla necessità di
informazione statistica. "Ce n'era bisogno perché la Liguria è
una regione piccola rispetto ad altre e finora si prendevano le
stime fatte da altre istituzioni di livello nazionale che erano
quindi spesso imprecise - spiega Simone Lombardini assegnista di
ricerca fra la Regione Liguria e l'Università di Genova, che per
un anno ha lavorato alla messa a punto del progetto -. Fino ad
oggi non c'era un modello, si prendevano i dati prodotti da
altri, si inserivano in una matrice per cercare di fare
previsioni e si pagava un'agenzia che facesse le stime. Ora
abbiamo realizzato un modello ad hoc specifico tarato sulla
regione, quindi abbiamo raccolto una grossa mole di dati e fatto
una serie di stime. Inoltre abbiamo raccolto anche i dati delle
altre regioni, per cui quello che abbiamo costruito per la
Liguria può essere applicato anche altrove". A cosa serve il
modello? "Prima di mettere in campo determinate politiche si
possono calcolare - introducendo le variazioni, ad esempio sulla
spesa regionale e gli investimenti - gli effetti nel medio e
lungo periodo sull'economia. Oppure si può fare semplicemente
una previsione per gli anni successivi sul Pil ligure sulla base
delle variabili che si sono verificate nell'anno precedente".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA