Un cartello con scritto "il
Vittorio Emanuele Ruffini cerca casa" e un presidio per
rivendicare un diritto allo studio che, vista la situazione
strutturale degli edifici, gli studenti dicono sia negato. Per
denunciare il problema gli studenti del Vittorio Emanuele di
Genova, istituto tecnico superiore per la formazione economica,
turistica, di marketing e comunicazione, di grafica e design,
hanno scelto piazza De Ferrari: l'istituto è diviso tra una sede
e due succursali che rischiano di non bastare.
"Manifestiamo perché abbiamo problemi strutturali, non ci
sono spazi adeguati per gli studenti - spiegano i rappresentanti
di classe - e le risposte che ci hanno dato per ora non hanno
portato a nulla, il prossimo anno non sapremo dove andare. Il
problema é che la sede è bellissima ma vecchia, non va bene come
scuola, e questo non è giusto sia per noi che per gli insegnanti
e i collaboratori scolastici, e anche le succursali non sono
adeguate. Nella nostra scuola siamo tantissimi, 45 classi, e non
immaginiamo il prossimo anno visto che sono tante le persone che
vogliono studiare da noi. Metteranno le quarte e quinte a fare
lezione in corridoio. Siamo in piazza per chiedere risposte alle
istituzioni che dovrebbero sostenerci - concludono - perché
vogliamo ribadire il nostro diritto all'istruzione di cui
nessuno si prende carico perché siamo una scuola senza un
tetto".
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