Parte dalla Spezia il tour
organizzato dalla Regione Liguria per illustrare il piano
triennale di investimenti nella sanità, finanziati grazie alla
missione 6 del Pnrr. Una "vera e propria riforma sanitaria" come
l'ha definita Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa. Gli
ospedali saranno il luogo per la cura degli acuti, mentre
sorgerà una rete locale di presidi per "allineare la domanda di
sanità con l'offerta, a vantaggio del cittadino, in un grande
piano di ammodernamento". I gangli sono le case di comunità, che
offriranno la risposta di prossimità polispecialistica e
diagnostica per il cittadino, gli ospedali di comunità, da 20
posti letto ogni 100-150mila abitanti, e le centrali operative
territoriali, punto di incontro di emergenze e cure
territoriali. Per lo Spezzino saranno 5 le case di comunità, due
nel capoluogo, due ospedali di comunità a Sarzana e Levanto, e
tre centrali operative, una per distretto. Infine il nuovo
ospedale della Spezia, per cui è stato recentemente emanato il
bando per la costruzione. "Partiamo dalla Spezia per proseguire
nelle altre aziende sanitarie, perché il mese di maggio è stato
particolarmente importante per la programmazione triennale della
sanità ligure - le parole di Giovanni Toti, presidente della
Regione Liguria -. In Asl5 è stato profuso uno sforzo gigantesco
per rimediare a una serie di ritardi ed errori del passato.
Abbiamo ereditato un appalto per il nuovo ospedale impantanato.
Non si corregge la rotta di un gigantesco naviglio dal giorno
alla notte. Ma credo che si sia realmente invertita". Il nuovo
Accordo di programma prevede, per il 2022, oltre 79 mln in
interventi per l'edilizia sanitaria e nuove tecnologie per l'Asl
5, di cui 63 mln a integrazione per l'appalto del Felettino. Per
adeguare l'ospedale di Levanto a criteri antisismici ci saranno
2,5 mln a disposizione. "Si scrive il futuro della nostra sanità
che supererà difficoltà storiche grazie a questi finanziamenti -
ha detto il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini -.
Obiettivo, abbattere la mobilità passiva cronica del nostro
territorio". La firma con il governo per il piano definitivo è
attesa entro giugno.
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