Il sostituto procuratore Gabriella
Dotto ha chiuso le indagini per la vicenda che ha visto
coinvolto un professore di filosofia di un liceo del ponente
genovese accusato di avere abusato di due sue allieve, all'epoca
dei fatti di 16 anni, dopo averle fatte bere e avere offerto
droghe leggere. Le indagini erano partite dopo la denuncia della
mamma di una delle ragazze ai carabinieri della Compagnia di
Arenzano. Le giovani, con problemi di fragilità, avrebbero
conosciuto il docente allo sportello psicologico della scuola
frequentato dalle due. L'uomo, 54 anni, era anche finito agli
arresti domiciliari e davanti al gip aveva ammesso di aver avuto
rapporti con una studentessa, negando di averla indotta a
consumare droga per abusarne mentre aveva negato qualunque tipo
di approccio sessuale nei confronti dell'altra ragazza che lo ha
denunciato. Alla studentessa di cui si era invaghito l'uomo
diceva frasi come "Non aspettavo altro che vederti", "Un giorno
potrò tenerti la mano anche in mezzo alle altre persone", mentre
alla seconda ragazza secondo l'accusa avrebbe palpeggiato in
diverse occasioni le parti intime dopo essersi appartato con
lei. Nell'indagine, oltre al 54enne che è accusato di
adescamento e violenza sessuale, è finito nei guai anche un ex
professore in pensione di 69 anni, accusato di cessione di
stupefacenti. L'anziano, in due occasioni avrebbe invitato il
collega, una delle due studentesse e altri compagni della
giovane nella sua abitazione dove avrebbe offerto marijuana e
hashish e bevande alcoliche.
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