L'arcivescovo di Genova, Marco
Tasca, per la prima volta in visita al Suq, oggi nella piazza
delle Feste al Porto Antico. Nella colorata atmosfera del
Festival, giunto alla 24^ edizione e quest'anno intitolato
"Atlante di voci", l'arcivescovo è stato accolto da Carla
Peirolero, direttrice della rassegna dedicata all'incontro tra
diverse culture.
Prima il giro tra le botteghe del Suq dove ha ricevuto doni e
dove si è rivolto in varie lingue ai venditori, mentre in suo
onore si diffondevano le note di "Prospettiva Nevskij" di Franco
Battiato, una delle sue canzoni preferite. Tra battute e dolci
tunisini si è informato sulla vita delle varie comunità presenti
a Genova. L'arcivescovo ha scherzato sulla sua taglia mentre
riceveva una casacca africana. Peirolero l'ha poi guidato sul
palco per un saluto e "una benedizione, la prima al Suq di cui
c'è tanto bisogno dopo due anni di Covid. Su questo palco si
sono esibiti artisti da tutto il mondo e domenica abbiamo riso e
pianto con il concerto della Pace"
"Ho mantenuto la promessa di venire al Suq - ha detto mons.
Tasca - e apprezzo questa manifestazione in cui si incontrano
tante culture e sensibilità: è una sfida di oggi, una bellissima
sfida". Tasca ha chiesto poi di pregare tutti insieme: "perché
preghiamo tutti lo stesso Creatore. Perché nel mondo non va
così, si fa poco per metterci insieme, si esasperano le
differenze".
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