Agenti della squadra investigativa
del Commissariato di polizia di Chiavari con il supporto dei
colleghi di Viareggio hanno sottoposto a fermo di pg per furto
aggravato in concorso, contraffazione di sigilli e possesso di
distintivi contraffatti, (fermo convalidato dal gip di Lucca),
due pluripregiudicati residenti nel torinese ma di fatto senza
fissa dimora che ieri, per gli stessi reati, sono stati
sottoposti alla misura cautelare della custodia cautelare in
carcere emessa dalla procura di Genova. Il fermo di pg e
l'emissione della misura cautelare nascono da una indagine
iniziata dopo un furto commesso a fine maggio in danno di una
coppia di anziani chiavaresi. I due uomini, simulando un
problema legato ai lavori dell'acquedotto e vestiti come tecnico
dell'acqua e come agente della Municipale, si sono fatti aprire
la porta poi hanno derubato le vittime di gioielli per un valore
di circa 270 mila euro. Le registrazioni delle telecamere dei
Comuni di Chiavari e Lavagna hanno consentito di ricostruire
tutti i movimenti dei due che sono arrivati a Lavagna a bordo
del furgone intestato a un prestanome, all'interno del quale
c'era una moto con targa clonata. Con la moto hanno effettuato
una vera e propria 'caccia' all'anziano: le telecamere hanno
dimostrato che i due sono scesi dalla moto alla ricerca di
vittime finché non hanno individuato l'anziano chiavarese,
l'hanno seguito e hanno messo in opera la truffa. La base
logistica dei due era in Versilia e proprio ai caselli
Viareggio-Versilia la polizia ha intercettato il furgone con i
due ricercati. Dopo un breve inseguimento sull'Aurelia sono
stati bloccati. Sul furgone sono stati rinvenuti oltre alla moto
utilizzata a Chiavari, una serie di strumenti usati per rubare
come scanner sintonizzati sui canali delle forze dell'ordine,
strumenti da scasso, pettorine con la scritta "polizia locale",
tesserini della Municipale con distintivi contraffatti, falsi
tesserini dell'Asl e di Ispettore dell'Acquedotto, riproduzioni
di targhe clonate, spray al peperoncino.
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