Amt, l'azienda di trasporto
pubblico locale genovese, si libera degli autobus più inquinanti
e nell'ambito di un piano che prevede lo smaltimento di 136
mezzi entro il 2024 ottiene dalla Regione Liguria il via libera
al ritiro della circolazione e alla vendita di 43 mezzi
immatricolati nel 2000 a suo tempo acquistati con contributi
regionali. Il provvedimento deriva dal Decreto legge n. 121 del
settembre 2021, secondo cui in tutto il territorio nazionale è
vietata la circolazione di veicoli a motore delle categorie M2 e
M3, adibiti a servizi di trasporto pubblico locale, alimentati a
benzina o gasolio con caratteristiche antinquinamento Euro 1, a
decorrere dal 30 giugno 2022, Euro 2 a decorrere dal 1° gennaio
2023 ed Euro 3 a decorrere dal 1° gennaio 2024. Amt S.p.A., ad
oggi, ha un parco mezzi di categoria euro 1, 2 e 3
complessivamente di 218 mezzi.
"Amt S.p.A. invierà agli enti competenti richiesta di esercire
in deroga al decreto legge 121/2021 con bus euro 2 fino al
31/3/2023 (in via precauzionale, in realtà il piano prevede
l'alienazione entro fine 2022) e con bus euro 3 fino al
31/12/2026 - spiega la Regione motivando il via libera
all'alienazione di 43 autobus Amt obsoleti - Amt S.p.A., a causa
di problemi logistici, è costretta a ricoverare i mezzi
accantonati definitivamente in un'area collocata presso Genova
Aeroporto con una capacità inferiore a 20 mezzi e per tale
ragione le operazioni di alienazione possono essere eseguite per
piccoli lotti". La Regione ha quindi stabilito che Amt debba
accantonare il valore della plusvalenza patrimoniale che
deriverà dalla vendita dei 43 mezzi, per reinvestirlo in beni
destinati ai servizi di competenza regionale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA