L'Osservatorio di Bacino
distrettuale dell'Appennino Settentrionale ha definito il
territorio ligure ad 'alta severità idrica'. Questo l'esito
della riunione a cui hanno partecipato, per la Liguria, i
tecnici della Regione insieme ai gestori del servizio idrico
integrato e agli enti di governo dell'ambito del territorio
regionale. "Si tratta di una decisione attesa e assolutamente
condivisa - affermano il presidente della Regione Liguria
Giovanni Toti e l'assessore alla Protezione civile Giacomo
Giampedrone - sulla base dei monitoraggi in corso, che anche in
Liguria descrivono un quadro di elevata criticità, più
accentuata nel ponente, dove molti sindaci hanno già messo in
campo le misure previste dalle linee guida regionali. In queste
ore i nostri tecnici stanno proseguendo nel lavoro già avviato
per elaborare i dati raccolti e fornire tutti gli elementi
istruttori necessari al Dipartimento nazionale di Protezione
civile per avanzare, entro alcuni giorni, la richiesta di
concessione dello stato di emergenza. Speriamo in risorse
adeguate per rispondere in modo efficace alle esigenze della
Liguria per per scongiurare la razionalizzazione dell'acqua
potabile o ulteriori danni alle attività produttive e
turistiche".
La situazione più critica riguarda il ponente ligure, anche a
causa della dispersione idrica dovuta alle condizioni delle
tubature. Per quanto riguarda invece gli invasi dell'area
metropolitana, i volumi stoccati attualmente sfiorano
complessivamente i 27milioni di metri cubi di acqua,
avvicinandosi ai volumi dell'estate del 2003 "ma oggi, a
differenza di allora, il rilascio dal Brugneto verso il
Piacentino è completato e il fabbisogno della città è calato",
sottolinea l'assessore Giampedrone.
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