Da oggi, in Regione Liguria, una
volta presentata la domanda per il riconoscimento
dell'invalidità civile - al fine dell'ottenimento
dell'accompagnamento - tutte le persone con Sla, sclerosi
laterale amiotrofica, possono immediatamente presentare la
domanda per accedere al contributo della gravissima disabilità.
Lo rende noto Aisla, Associazione Italiana Sclerosi Laterale
Amiotrofica.I malati di Sla in Liguria sono circa 160, di queste
il 70% in condizione di non autosufficienza gravissima con
mancanza di autonomia totale. La durata della malattia è
variabile, tra i due e i cinque anni dal momento della diagnosi
ma, in alcuni casi, il decorso della malattia è drammaticamente
veloce: in pochi mesi la persona può perdere ogni forma di
autonomia: motoria, respiratoria, deglutitoria, comunicativa.
"Al fine di garantire una qualità di vita dignitosa alle persone
con Sla, - rileva Anna Cecalupo referente Aisla Genova e
delegata al Tavolo Tecnico Regionale, - è necessaria una
risposta assistenziale immediata capace di contrastare
l'impoverimento del contesto famigliare al momento del
manifestarsi della malattia. Al pari è fondamentale assicurare
le necessarie risorse economiche con lo strumento dell'assegno
di cura, dell'indennità di accompagnamento e dell'invalidità".
"Supportare le persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica
e le loro famiglie-rileva Aisla- è fondamentale nel contributo
ad un miglioramento della qualità della vita. Ed è per questo
che Aisla promuove costantemente la tutela e l'assistenza, oltre
che la cura delle persone malate di Sla in un'ottica 'to care
non to cure' dove la vita è al centro. Regione Liguria non si è
tirata indietro nella sfida di questa complessità, affiancando
Aisla e tutti i propri corregionali: un modo per supportare
l'insidiosa complessità della malattia, legata alla dignità e
alla qualità della vita di ogni persona che si trova a
convivere, suo malgrado, con la Sla".
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