Dopo due anni di stop per
pandemia, a Sestri Levante è tornata oggi, per le vie della
città, la millenaria tradizione della processione di Nostra
Signora del Carmelo con l'inchino al mare della statua
seicentesca della Madonna, lavorata in legno di carrubo e da
poco restaurata e preceduta dalla sfilata di tre crocifissi,
portati a spalla, a turno, dai devoti della confraternita del
Carmelo di Santo Stefano del Ponte. Crocifissi da 150
chilogrammi ognuno, alti oltre 2 metri, in legno ma anche in oro
e argento lavorati in pregiata filigrana ligure. Una
testimonianza di fede che parsa toccare molti cuori, tra
preghiere lacrime e applausi, e che ha visto partecipare, in
strada o dalle finestre di casa, oltre duemila persone. Una
sfilata religiosa, presenti anche autorità, banda e coro, dalla
chiesa di santo Stefano del Ponte alla passeggiata sul mare e
ritorno, anche con una Messa alle 11 nella basilica di Santa
Maria di Nazareth, nel centro di Sestri. E' tornato il rispetto,
quindi, dell'antico voto di tenere una processione penitenziale,
quest'anno più che mai dato il solleone, che portasse l'immagine
della Madonna del Carmelo fino alla venerazione del centro
cittadino, come ogni anno dal 1686, esclusi solo, appunto, i due
anni di pandemia. Nel pieno rispetto della tradizione: i
portatori della statua della Madonna vestiti di una cappa
bianca, i "cristezzanti" che che sostenevano i crocifissi con
una cappa marrone per ricordare l'abito dei monaci e delle
monache carmelitane e, poi, le donne vestite di nero, in segno
di penitenza. La Messa che ha dato l'avvio alla processione che
è terminata alle 13.30, è stata presieduta, nella chiesa di
Santo Stefano del Ponte, dal vescovo diocesano monsignor Giampio
Devasini.
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