L'attività di Nave Duilio, che
ha operato da capogruppo all'interno del Carrier strike group 10
della portaerei americana USS Bush, apre "un nuovo capitolo
nella storia operativa della Marina Militare". Lo ha detto il
contrammiraglio Lorenzano Di Renzo, comandante della Prima
Divisione Navale, accogliendo il rientro alla base della Spezia
del cacciatorpediniere lanciamissili dopo tre mesi di
addestramento al largo delle coste orientali degli Stati Uniti.
"Il nostro compito è stato integrarci con gli altri caccia di
scorta alla portaerei, assicurando una serie di compiti negli
standard richiesti dalla US Navy", ha spiegato il comandante
della nave, il capitano di vascello Jacopo Rollo. La missione,
preparata a partire dall'ottobre 2021, si inserisce all'interno
dei rapporti bilaterali tra Italia e Stati Uniti. La nave
italiana ha avuto modo di aprire il gruppo navale durante la
simulazione di un passaggio in uno stretto, molto delicato per
una portaerei lunga oltre 300 metri, e di prendere il controllo
della formazione aerea decollata dalla USS Bush. A bordo del
Duilio si sono alternati tre ufficiali americani durante i tre
mesi di esercitazioni. Uno di loro aveva il compito di
relazionare sulla capacità operativa degli italiani. "E' la
prima volta che una cosa del genere accade per un'unità
italiana. Si è creato un rapporto di fiducia che è il frutto di
un lungo percorso - ha detto l'ammiraglio Di Renzo -, che ha
alla base l'approfondimento della conoscenza delle capacità
tecniche ed industriali del nostro Paese. E' tutto il Sistema
Paese che viene proiettato al centro dello scenario
internazionale".
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