"Bisogna sfatare l'immagine che la
siderurgia italiana è l'Ilva, perché è falsa: l'Ilva fa ormai
meno di 4 milioni di tonnellate su 24 all'anno, cioè poco meno
del 20% e l'80% dell'acciaio prodotto in Italia è prodotto da
forno elettrico, il che vuol dire quasi totalmente
decarbonizzato e rappresenta la più grande macchina di economia
circolare d'Europa. Siamo campioni d'Europa, non dell'Italia,
perché utilizzando rottame è piena economia circolare". Antonio
Gozzi, presidente di Federacciai, oltre che del gruppo Duferco,
lo ribadisce a margine dell'incontro dedicato alla sostenibilità
nell'ambito della Genova Summer school dedicato alla
sostenibilità in corso all'Albergo dei poveri a Genova.
"Decarbonizzata, economia circolare, altissima qualità dei
materiali e della professionalità delle maestranze, la
siderurgia italiana è un comparto eccellente del mondo -
sottolinea - e stiamo lavorando intensamente per arrivare
all'orizzonte del 2030 con green steel, cioè un acciaio al cento
per cento decarbonizzato, comprando e investendo tantissimo in
energie rinnovabili". Invece di comprare elettricità le
aziende siderugiche stanno investendo per acquistare o
realizzare campi fotovoltaici o eolici per alimentare
direttamente gli impianti, spiega ancora Gozzi. "Resta il gas
dei forni di riscaldo, non quelli che producono l'acciaio, ma
quelli che riscaldano i semilavoarati per mandarli nei laminatoi
- dice -. Stiamo intensamente lavorando per sostituire buona
parte del gas naturale con biometano, perché siamo in Pianura
padana, nel mezzo delle aziende biotcniche e agricole della
Pianura padana che per la loro sostenibilità stanno costruendo
biodigestori. E poi idrogeno: perché ad esempio nel nostro
investimento di Brescia i forni di riscaldo del nuovo
laminatoio sono già predispoti per mixare idrogeno a gas".
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