Daniele Bedini, il falegname di
32 anni di Carrara, indagato per gli omicidi di Nevila Pjetri e
Carlo Bertolotti detto Camilla avvenuti poco più di un mese fa a
Sarzana, è stato trasferito stamattina alle 8 dalla casa
circondariale della Spezia al carcere di Cuneo. Lo ha confermato
Rinaldo Reboa, difensore di Bedini, aggiungendo che il
trasferimento "è stato perfezionato senza nulla chiedere o
avvertire i difensori".
Secondo Reboa, il trasferimento "avvenuto dopo un accodo tra
procura della Spezia e Dap" si sarebbe reso necessario "dopo
quel tentativo risibile di evasione effettuato dal Bedini" il 16
luglio scorso "quando - ha specificato il legale - Bedini ha
legato due lenzuola al muro perimetrale della casa circondariale
che però non ne hanno sostenuto il peso. Il ragazzo è caduto ed
è tornato autonomamente in cella. Solo in un secondo momento la
penitenziaria ha scoperto le lenzuola".
"Bedini - ricorda Reboa - è detenuto in via definitiva solo
per un residuo pena di 2 anni e ancora soltanto indagato per gli
omicidi. Tra l'altro ci sono ancora indagini difensive in corso,
visite psichiatriche, analisi dei capelli. Non è possibile che
sia stato trasferito a 300 km di distanza dai genitori che sono
gli unici che possono dargli sollievo. Ci sono ancora delle
analisi da fare, ci sono psichiatri e psicologi che devono
ancora parlare con lui. Questo ragazzo è psicopatico
conclamato, va curato non mandato in un carcere a 300 km di
distanza. Senza dir nulla ai suoi difensori, tra l'altro. Lo si
condanna ancor prima di un processo". Reboa ha annunciato un
esposto e una lettera al ministro Cartabia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA