"Lasciare casa è complicato ma
avevo bisogno di giocare, di aver nuovi stimoli". Lo ha detto
Daniel Maldini nel giorno della sua presentazione allo Spezia,
nello stadio in cui fino ad oggi ha realizzato le uniche due
reti da professionista. Al Picco segnò in Spezia-Milan 1-2 della
scorsa stagione e poi pochi giorni fa al suo esordio con i
liguri: 5-1 al Como in Coppa Italia. "Mi porta fortuna! Il
pubblico è caloroso, mi piace molto l'atmosfera. Ho scelto lo
Spezia anche per avere più minuti e continuità", ha detto il
ventenne figlio di Paolo.
Accanto a lui ci sono altre due facce nuovo, Albin Ekdal e
Mattia Caldara. Arrivati da settimane, hanno atteso il ritorno
in Italia del presidente Philip Platek, arrivato negli scorsi
giorni dagli Stati Uniti, per la presentazione ufficiale.
"Mister Gotti vuole che partecipiamo tanto anche alla manovra
offensiva e in questo mi trovo bene", ha detto Caldara (che si è
procurato il rigore contro il Como che ha permesso allo Spezia
di andare sul 2-1), tornato a giocare con continuità solo dallo
scorso campionato con il Venezia, dopo stagioni difficili
contrassegnate dal problemi fisici. "Sono qui perché devo
ritrovare minuti e prestazioni", ha sottolineato il difensore
che pensando al campionato ha detto: "Bisogna fare tanti punti,
il divario è più ampio quest'anno".
Ekdal invece non si è ancora visto in campo, sottoposto ad
una terapia per curare la fascite plantare che lo tormenta da
tempo. "Il recupero sta andando bene, da quando sono qui abbiamo
fatto un grande lavoro, mi hanno aiutato tantissimo. Sto molto
meglio, sto lavorando con il gruppo e spero di poter scendere in
campo il prima possibile, ma preferisco fare le cose senza avere
fretta. Ma sto meglio rispetto ai tempi della Samp".
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