"Il manifatturiero è da sempre il
settore che contribuisce maggiormente alla ricchezza della
Liguria e del nostro paese che è ancora oggi, nonostante la
crisi legata agli anni della pandemia, la seconda potenza
europea dopo la Germania. È pertanto estremamente positivo che
in Liguria vi sia una ripresa significativa del settore con il
22,2% in meno di chiusure delle attività rispetto al secondo
trimestre del 2021 e un aumento del 30,9% di nuove aziende che
sono state aperte". Così il governatore Toti e l'assessore al
Lavoro Berrino sui dati elaborati dall'Osservatorio del Mercato
del Lavoro e Unioncamere nazionale.
Al 30 giugno 2022, le imprese artigiane registrate in Liguria
sono state 43.206 e rappresentano il 26,8% del tessuto
imprenditoriale ligure, 5,6 punti percentuali in più rispetto
all'incidenza delle imprese artigiane italiane.
"Storicamente - prosegue la nota - le imprese del
manifatturiero sono quelle che garantiscono mediamente un
maggior numero di occupati. La loro crescita, pertanto, è un
segnale positivo per tutto il mercato del lavoro ligure. Un dato
ancora più confortante se rapportato al fatto che l'occupazione
nella nostra regione aveva già fatto segnare un +2,6% nel 2021,
passando dalle 579.517 unita del 2020 alle 594.600 unita. Nel
Nord Ovest ma anche a livello nazionale, la nostra è la regione
in cui più di altre sono evidenti i segnali positivi".
In Italia, il tasso di crescita delle artigiane scende dal
+0,60% del 2° trimestre 2021 al +0,57% del 2° trimestre 2022. In
Liguria, nello stesso periodo, l'indicatore sale dal +0,57% al
+0,66%. Rispetto al 2° trimestre 2021, in Liguria le iscrizioni
aumentano del 12% (+92 unità), ma contestualmente crescono anche
le cessazioni, anche se in misura minore (+10,2%, +53 unità).
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