Nonostante l'annuncio del Comune di Genova ai residenti del quartiere Molo sulla chiusura, il 5 settembre, del centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati all'ex Massoero, il comitato continua a essere preoccupato per l'arrivo di nuovi ospiti e denuncia il caso di un ragazzo, accompagnato ieri notte, ammanettato, dalla polizia locale nella struttura, e lasciato alle cure degli operatori del centro, struttura da cui però potrà entrare e uscire.
"Se quel ragazzo è così pericoloso da dover essere ammanettato come può circolare liberamente per il quartiere?" chiedono i residenti che hanno deciso di diffondere alla stampa il video dell'arrivo del giovane. Il comandante della polizia locale di Genova Gianluca Giurato ha spiegato che il ragazzo, che ha dichiarato di essere minorenne, aveva le manette perché "soggetto violento, ha reagito agli operatori, ed era armato di coltello, lo abbiamo ammanettato come consentito dalla legge in casi di evidente pericolo".
Il giovane è già noto alle forze dell'ordine per scippi e rapine ma non può finire in carcere. "Per i minorenni l'arresto è previsto solo per reati punibili con pene dai 9 anni in su - spiega ancora il capo della municipale - non quindi per quelli di cui è accusato il ragazzo in questione". La destinazione di un soggetto in un centro o in un'altra struttura è decisa dalle forze dell'ordine coinvolte di volta in volta sulla base delle indicazioni della procura dei minorenni.
Martedì il Comune ha assicurato al comitato del Molo che l'ex Massoero sarà chiuso per lavori dal 5 settembre e quando riaprirà avrà un'altra funzione. A Genova i minori stranieri non accompagnati registrati a oggi dal Comune sono oltre 450, cento in più rispetto alle cifre fornite all'inizio dell'estate in consiglio comunale.
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