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Depuratore Imperia:Ad e direttore Amat indagati per inquinamento

Depuratore Imperia:Ad e direttore Amat indagati per inquinamento

Contestato rilascio in mare liquami per problemi alla condotta

IMPERIA, 29 agosto 2022, 17:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si chiude con due indagati, Valter Cammelli, amministratore delegato di Amat la società mista che gestiva l'acquedotto di Imperia prima del passaggio a Rivieracqua (gestore unico del ciclo integrato delle acque in provincia) e Valerio Chiarelli, direttore esecutivo di quest'ultima, l'inchiesta della procura di Imperia per inquinamento ambientale, getto pericoloso di cose e inosservanza dei provvedimenti dell'autorità, che tocca da vicino il depuratore comunale di Imperia.
    A Cammelli (difeso dall'avvocato Stefano Savi, di Genova) e a Chiarelli (difeso dall'avvocato Fausto Mazzitelli, di Savona) si contesta in particolare di non aver ottemperato all'ordinanza sindacale contingibile e urgente del 24 gennaio 2020. "Più in particolare - si legge nell'avviso di conclusione indagini - a seguito dell'ordinanza emessa, Amat ometteva di effettuare gli interventi utili e necessari al ripristino della perfetta funzionalità della condotta di rilancio a mare delle acque depurate, in uscita dall'impianto di depurazione comprensoriale e dello sfioratore di emergenza". Rivieracqua: "Ometteva di adottare gli accorgimenti atti ad evitare afflussi di acque dall'impianto di depurazione alla stazione di rilancio a mare, interventi definiti 'improcrastinabili al fine di mantenere il corretto funzionamento dell'impianto di depurazione' delle acque reflue della Città di Imperia dall'Ordinanza Sindacale contingibile e Urgente".
    A loro carico c'è anche l'accusa di aver versato "nello specchio acqueo antistante la città di Imperia in corrispondenza della foce del torrente Impero e nei pressi della scogliera in località Ferriere, reflui dell'impianto di depurazione cittadino ovvero sostanze atte a imbrattare e/o a molestare persone, omettendo di eseguire la riparazione della condotta di rilancio a mare dei reflui di detto impianto".
    A Chiarelli soltanto viene contestato il fatto di aver cagionato "abusivamente dall'1.10.2021 al 14.03.2022, per colpa, un deterioramento significativo e misurabile delle acque dello specchio acqueo antistante la città di Imperia ovvero, nello specifico, tra gli abitati di Borgo Marina ed Oneglia, zona assoggettata a vincolo paesistico-ambientale".
   

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