A causa della carenza di personale l'ospedale San Martino di Genova, il più grande della Liguria, dalla prossima settimana sospenderà per tre mesi gli interventi chirurgici programmati per dare priorità solo a urgenze e agli interventi oncologici. E' la prima volta nella storia del nosocomio e la decisione scatena le reazioni dell'opposizione in Consiglio regionale. "La sospensione è un provvedimento senza precedenti che dimostra l'incapacità della Giunta Toti di gestire e risolvere i problemi della sanità ligure. - denuncia il gruppo del Partito Democratico -. Solo al San Martino mancano 230 infermieri, e il direttore generale dell'ospedale parla di una pesante carenza di anestesisti, tecnici di laboratorio e radiologia".
"Ecco il 'Modello Liguria' di sanità secondo la Giunta Toti contro il quale organizzeremo una manifestazione di piazza. - rincara il capogruppo Ferruccio Sansa (Lista Sansa) -. In Liguria si aspettano anche 50 giorni per operare una persona malata di tumore. Quasi due mesi. Può fare la differenza tra guarire e non guarire. È la terribile responsabilità che si porta addosso chi governa la nostra sanità".
La direzione dell'ospedale, come ha rivelato oggi Il Secolo XIX, parla di 'provvedimento doloroso' ma inevitabile: "dobbiamo garantire le urgenze e la chirurgia oncologica. Una donna con un tumore al seno deve essere operata in un mese ma eravamo arrivati anche a 50 giorni".
Da una stima verranno sospese e rinviate a dicembre almeno 200 operazioni non urgenti: "ci rendiamo conto che penalizziamo chi aspetta per ernia, varici o altro ma non c'era scelta".
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