Legittimo il divieto di realizzare
balconi in un palazzo se le norme urbanistiche del Comune
ritengono che un complesso immobiliare "dai tratti uniformi
perderebbe l'armonia raggiunta". È la motivazione con cui il Tar
della Liguria ha respinto il ricorso di una società che si
riteneva lesa dal diniego opposto dal comune di Varazze (Savona)
alla richiesta di autorizzazione alla realizzazione di sei
piccoli balconi sulla facciata dell'immobile di proprietà. La
lite riguardava la legittimità dell'atto riportato con cui il
comune di Varazze ha negato il necessario assenso a che la
società ricorrente modifichi ampliandolo l'immobile destinato
all'attività ricettiva con l'aggiunta di alcuni piccoli balconi
posti sulla facciata della proprietà. "Si tratta di un
fabbricato ubicato nella zona di edificazione medioevale
dell'abitato di Varazze, sul quale sono stati di recente
realizzati degli interventi di rilievo per la sua
ristrutturazione, che a tenore dell'atto impugnato hanno dato
luogo ad una palazzata dai tratti uniformi che perderebbe
l'armonia raggiunta ove fossero inseriti i sei balconi di cui
all'istanza - spiega il Tar - Lo strumento urbanistico suddivide
il territorio comunale in sub-ambiti, l'immobile in questione
rientra in quello definito tra quelli per i quali in relazione
al tessuto storico consolidato di impianto originario, riguardo
ad edifici con linguaggio architettonico funzionale di semplici
facciate intonacate, è espressamente previsto il divieto della
realizzazione di balconi, pensiline o aggetti in genere".
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