Yacht di lusso battenti bandiera
straniera, ma di proprietà di italiani, ormeggiati lungo le
coste liguri e sconosciute al fisco. "Dimenticanze" che hanno
portato a una evasione stimata di oltre sette milioni. Lo hanno
scoperto i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Genova
che nelle scorse settimane hanno controllato 71 imbarcazioni
ormeggiate a Portofino, nelle Cinque Terre, ma anche nei porti
dell'Imperiese e di La Spezia, trovandone 60, per un valore
dichiarato di oltre 18 milioni, non segnalate all'Erario
nell'annuale dichiarazione dei redditi.
Si tratta di imbarcazioni che vanno dai 10 ai 30 metri, con
valori che oscillano tra i 50 mila euro e i 15 milioni. I
proprietari sono quasi tutti piccoli e medio imprenditori della
Lombardia e del Piemonte o professionisti. Per la maggior parte
sono yacht battenti bandiera delle Isole Vergini o Cayman,
paradisi fiscali, o della Polonia, Malta e Belgio, dove le
procedure di immatricolazione sono più snelle. La legge consente
ai cittadini residenti in Italia di poter immatricolare le
proprie imbarcazioni presso i registri dei paesi stranieri con
il conseguente contestuale obbligo di indicare il valore di ogni
investimento o bene detenuto all'estero nell'apposito quadro
"RW". I militari hanno controllato le singole imbarcazioni ma
anche darsene e pontili usati da privati. I proprietari verranno
segnalati alle procure dei luoghi di residenza.
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