"L'obiettivo è rendere Genova la città pilota nel processo di transizione ecologica del settore marittimo portuale in ambito mediterraneo ed europeo".
Confindustria Genova ha presentato il "position paper" sulla transizione ecologica del porto, lanciando la sfida e proponendo di costruire un modello Genova esportabile sulla svolta green del settore mare, alle prese con gli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti delle navi. "Porto e città debbono entrambi gestire una transizione ecologica in un momento molto critico: significa portare avanti un mix di soluzioni innovative - spiega la vicepresidente vicario con delega all'esecuzione del Pnrr e alla transizione ecologica del porto Sonia Sandei -.
Siamo stati la prima città, nel 2017, ad avere un piano energetico portuale e a prevedere l'elettrificazione delle banchine. L'idea è mettere insieme tutte le azioni in campo, dall'Adsp agli stakeholder del territorio e da parte del governo con i fondi che mette a disposizione, per avere una sintesi della situazione e sostenere le accelerazioni e i nuovi modelli di business necessari". Si va dai sistemi per l'alimentazione elettrica delle navi in banchina al fotovoltaico e l'eolico da integrare con impianti di accumulo e smart grid, mezzi di movimentazione in banchina elettrici, che si sposino con il percorso avviato dagli armatori per navi alimentate con carburanti meno impattanti, dall'Lng all'idrogeno, e con la cantieristica che oltre a costruire navi sempre più "green", trasforma quelle esistenti con batterie e motori per ridurre le emissioni. "L'obiettivo è una città che si pone come modello di transizione ecologica e burocratica - completa Sandei - con un porto che diventa sempre più competitivo. Dal punto di vista legislativo con le nostre gare sull'efficientamento energetico e il cold ironing potremmo dire la nostra sui modelli da applicare e quindi avere un modello Genova dal punto di vista portuale e della cantieristica green che vede anche in questo caso fondi a disposizione del Pnrr per il refitting delle imbarcazioni".
Confindustria Genova, per cold ironing serve norma
Il porto di Genova è stato il primo a partire con l'elettrificazione delle banchine (cold ironing) per permettere alle navi di spegnere i motori durante le soste in porto e a livello nazionale il governo ha stanziato 700 milioni, ma oltre all'infrastruttura per Confindustria Genova è necessaria un'evoluzione normativa: serve un "modello operativo di servizio". "Significa normare a livello governativo, di Mims, le componenti che vanno a costituire un servizio e definire il cold ironing come un servizio, che deve essere competitivo per l'armamento" spiega Sonia Sandei, vicepresidente vicario di Confindustria Genova con delega all'esecuzione del Pnrr e transizione ecologica del porto presentando il "position paper" degli industriali. Non significa solo fissare la tariffa elettrica, anche se è un nodo cruciale, ma anche l'attività di manutenzione delle infrastrutture, le attività di utilizzo, la digitalizzazione e il dialogo con la nave, sulla falsariga di quanto si è fatto per la mobilità elettrica. "L'armamento sarà vincolato da qui al 2030 a norme stringenti per cui se la nave in porto non sarà attaccata a una rete elettrica di terra sarà soggetta a una carbon tax che squalifica il costo del porto - aggiunge Beniamin Maltese, vicepresidente di Confindustria Genova con delega all'economia del mare -. Abbiamo la necessità di risalire nel ranking, come porto di Genova ed essere i primi a fornire la possibilità all'armatore di evitare la tagliola della carbon tax. Poi si parlerà di quale è il porto che sarà il porto migliore e più efficiente in termini di costo energetico che comprende manutenzione, upgrade e servizio. Tutto questo sarà un fattore di successo". Oggi nel porto di Genova il servizio funziona sulle banchine delle riparazioni navali, a Genova-Pra' ci sono due accosti elettrificati anche se non ci sono molte navi portacontainer predisposte per il collegamento a terra, e per quanto riguarda il porto passeggeri a maggio è stato assegnato a Nidec l'appalto per progettazione ed esecuzione dell'elettrificazione. Le navi da crociera sono già predisposte, pronte ad attaccarsi e i traghetti iniziano ad attrezzarsi
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