Il 19 settembre 1970 in piazza
Matteotti a Genova Kostas Georgakis, 23 anni, studente greco di
geologia a Genova, compì il più estremo dei gesti: si cosparse
di benzina e si diede fuoco, trovando la morte. Oggi, 52 anni
dopo, Genova ricorda il suo sacrificio, compiuto in segno di
protesta contro il regime dei colonnelli che allora opprimeva la
sua Patria. Una sentita e partecipata cerimonia si è tenuta
davanti a Palazzo Ducale, di fronte alla lapide che ricorda il
tragico gesto del giovane, restaurata per l'occasione grazie a
un contributo di Asef del Comune di Genova che ha accolto la
richiesta dell'Anpi provinciale genovese. Ha preso parte
all'evento il sindaco di Genova Marco Bucci che ha sottolineato
come il sacrificio di Georgakis vada ricordato nella sua
essenza, "Senza giudicare - ha detto - il gesto del suicidio da
lui compiuto. Molti di noi possono rifiutarne l'idea, ma il
messaggio di libertà che volle dare deve rimanere". Durante
l'evento sono intervenuti Nicolas Dessypris amico di Georgakis,
Igor Magni, segretario generale Cgil Genova, Massimo Bisca
Presidente Anpi Genova, Maurizio Barabino, amministratore unico
di Asef, Hanno moderato l'evento Loris Viari vice presidente
Anpi Genova e il giornalista Marcello Zinola
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