La seduta odierna del consiglio
comunale di Genova è stata sospesa dopo la decisione
dell'opposizione - salvo il consigliere di Uniti per la
Costituzione Mattia Crucioli - di lasciare l'aula in segno di
protesta per la mancata discussione di alcuni documenti
presentati dalla stessa minoranza sulla questione della
barzelletta sugli ebrei raccontata domenica dall'assessore al
Sociale Lorenza Rosso durante un convegno in sinagoga
organizzato dalla comunità ebraica. Due articoli 55, un articolo
54 e un ordine del giorno sul tema sono stati tutti respinti e
l'opposizione ha deciso di fare ostruzionismo affrontando
l'argomento con una raffica di mozioni d'ordine. A turno gli
esponenti della minoranza hanno accusato il centrodestra di
"rendere impossibile il dissenso" (come ha detto il capogruppo
Pd Simone D'Angelo) e di "decidere cosa la minoranza possa dire
e non dire", secondo quanto dichiarato dal capogruppo M5s Luca
Pirondini. Dai banchi dell'opposizione si sono anche lamentati
per essere stati ripresi con il telefono cellulare dagli spalti
di Tursi, a loro detta, da una collaboratrice della stessa
assessora Rosso. Attimi di alta tensione tra i consiglieri e il
sindaco stesso, spazientito dal numero e dal contenuto degli
interventi. Tra le mozioni d'ordine anche quella di Ariel Dello
Strologo (Genova Civica), consigliere comunale ed ex presidente
della comunità ebraica genovese: "Non voglio parlare
dell'assessora che ha sbagliato ma che mandato una lettera di
scuse- Voglio parlare della lettera del sindaco e del fatto che
oggi non se ne sia voluto parlare in consiglio, la sede più
adatta. Il sindaco ha scritto che ha garantito che non mancherà
la collaborazione con la comunità ma io dico da cittadino,
membro della comunità ebraica e consigliere comunale che non
basta. Le barzellette sugli ebrei sono stati strumento di
persecuzione, per questo è grave quello che è accaduto, non è la
stessa cosa delle barzellette che si possono raccontare sui
genovesi".
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