Da gennaio ad agosto di quest'anno
la Liguria ha visto l'aumento percentuale di infortuni sul
lavoro più alto della media nazionale. Le denunce tra il 1°
gennaio ed il 31 agosto 2022 sono state 20.102 (+67,2% rispetto
al corrispondente periodo del 2021). In Liguria il primo tra i
settori interessati è quello dell'Industria e Servizi (+69,2%
sull'anno precedente). In forte aumento i settori in espansione
come commercio +148%, alloggio e ristorazione +60%, trasporti e
logistica +43% "Gli
infortuni aumentano nei settori dove maggiori sono le
concentrazioni di
contratti stagionali, precari e quelli dove purtroppo permangono
forti
fasce di irregolarità - ha detto Maurizio Calà, segretario
generale Cgil
Liguria commentando i dati resi noti oggi dall'Inail ed
elaborati da Marco
De Silva responsabile Ufficio economico Cgil Genova e Liguria
"E' una
situazione intollerabile, che impone un cambio di passo. Bisogna
agire con azioni concrete e le istituzioni devono fare la loro
parte. A breve chiederemo alla Regione incontri sulla sicurezza
e tavoli specifici".
"I numeri diffusi dall'Inail sono allarmanti - commenta Luca
Maestripieri, segretario CislL Liguria -. Ottomila denunce in
più nei primi otto mesi dell'anno sono una cifra che non ammette
alibi né giustificazioni. E' evidente la correlazione tra un
precariato sempre più spinto e l'aumento degli infortuni e si ha
la sensazione che i tagli dei costi in molti casi abbiano
ridotto l'attenzione alla sicurezza". Secondo Maestripieri "il
deterioramento della qualità del lavoro è incontestabile, che
trova evidenza sia nella percentuale di contratti a tempo
determinato (spesso di pochi giorni) che nel peggioramento della
prevenzione e vigilanza sulla sicurezza. Ci auguriamo che questo
sia un tema prioritario nell'agenda del nuovo governo"
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