Sale a 30 il numero degli indagati nell'ambito dell'inchiesta su un professore di liceo che aiutava gli studenti della facoltà di Economia di Genova suggerendo le risposte degli scritti via WhatsApp e scrivendo le tesine per loro. Le indagini erano partite a marzo dell'anno scorso. In un primo momento erano stati indagati l'allora insegnante delle superiori all'Eugenio Montale e oggi dirigente scolastico dell'istituto comprensivo di Pra', Luca Goggi, e 22 studenti. Adesso, come anticipato dall'edizione locale di Repubblica e dal Secolo XIX, sono finiti nei guai altri 8 studenti che nei giorni scorsi hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini.
Nel registro degli indagati sono finiti anche i figli di alcune importanti famiglie genovesi, imprenditori e manager, dirigenti pubblici e politici. Secondo quanto ricostruito dalla procura e dalla finanza l'insegnante da casa sua suggeriva via WhatsApp alcune risposte d'esame agli studenti. In più, scriveva loro le tesine alla fine del ciclo triennale.
I finanzieri avevano trovato il professore a casa sua, cellulare in mano, mentre suggeriva ai propri ragazzi le risposte degli esami. Fra questi Ragioneria, Statistica, Economia della Mobilità Urbana, Politica Economica e Finanziaria.
Nel frattempo un militare si era "infiltrato" in una sessione d'esame, e aveva avuto la conferma di come stavano andando davvero le cose. Gli episodi contestati sono avvenuti fra il 2018 e il 2019: sempre secondo gli inquirenti, ogni ora dedicata alla scrittura delle tesi costava 35 euro.
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