"Mio padre era un padre padrone,
eravamo tutti soggiogati. Vivevamo in una situazione di violenza
in particolare quando lui beveva". E' quanto ha detto Claudio
Evangelista, l'uomo di 42 anni che domenica sera ha ucciso il
padre Francesco di 77 anni con almeno 20 coltellate nella loro
casa a Pra', quartiere sulle alture di Genova.
Evangelista, difeso dall'avvocato Barbara Baroni, ha
raccontato quanto successo quella sera. "Avevo preso la mia
terapia come sempre - ha detto - e sono andato a dormire perché
dopo ho bisogno sempre di riposarmi. Mio padre è venuto in
camera mia e pretendeva che mi alzassi per andare a vedere la
televisione con lui. Prima ho rifiutato ma poi mi sono alzato e
sono andato di là ma lui sbatteva le cose, batteva i pugni sul
tavolo, ha buttato le sedie a terra. Poi non ho capito cosa è
successo". Il gip ha convalidato il fermo e disposto la custodia
in carcere fino a che una perizia non stabilirà se il regime
carcerario è compatibile con le sue condizioni psicofisiche.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA