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Ponte Genova: pm, incidenti probatori validi, noi garantisti

Ponte Genova: pm, incidenti probatori validi, noi garantisti

Iscrizioni indagati tardive? Non siamo mica Nembo Kid

GENOVA, 18 ottobre 2022, 17:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"I due incidenti probatori, quello sulle condizioni e quello sulle cause del crollo, sono validi, nessun diritto alla difesa è stato violato. Anzi, siamo stati eccessivamente garantisti". È quanto ha detto, in sintesi, il sostituto procuratore Massimo Terrile nel corso delle sue repliche alle eccezioni sollevate dalle difese nelle scorse settimane nel processo per il crollo del ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime).
    Le iscrizioni nel registro degli indagati "non sono state tardive ma ragionate - ha continuato il pm -. Le difese ci hanno contestato di non avere indagato a pioggia tutti e subito, dicendo che così gli incidenti probatori non sono validi. Ma il processo non è mica una tombola. Abbiamo iscritto quelle persone per cui abbiamo riscontrato un quadro indiziario serio. Non siamo mica Nembo Kid".
    E' vero che gli indagati del secondo blocco "hanno partecipato in corsa al primo incidente probatorio - ha continuato Terrile - ma hanno partecipato nel pieno contraddittorio al secondo. E i due incidenti sono scollegati tra loro".
    A inizio mattinata ha invece parlato il pm Walter Cotugno che ha sottolineato come "le difese hanno potuto leggere, esaminare e avere copia di quanto acquisito dall'accusa, a costo zero, con mezzi semplici e intuitivi". Domani finirà di parlare l'accusa e poi inizieranno le parti civili sempre sulle questioni preliminari. Sono 59 le persone imputate tra ex dirigenti di Autostrade e Spea (la controllata che si occupava delle manutenzioni) e tecnici, ex e attuali dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del provveditorato delle opere pubbliche. Le due società sono uscite dal processo patteggiando circa 30 milioni di euro. Secondo l'accusa tutti sapevano delle condizioni del Morandi ma nessuno fece nulla seguendo la logica del risparmio per garantire maggiori utili da distribuire ai soci.
   

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