Aperta e subito rinviata
la quinta udienza del processo, in corso a Tempio Pausania, per
la presunta violenza sessuale di gruppo su due studentesse, che
vede imputato Ciro Grillo, figlio di Beppe, e tre suoi amici
genovesi, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio
Lauria. La Corte, sentite le richieste degli avvocati del
collegio difensivo, ha aggiornato il dibattimento a porte chiuse
al 16 novembre per carenze tecniche dell'aula.
Nella sala ci sono solo due microfoni a diposizione per oltre
dieci avvocati e pubblico ministero. Non c'è uno schermo
adeguato su cui proiettare video e immagini che sono stati
acquisiti agli atti dell'inchiesta. Tutte doglianze che gli
avvocati avevano evidenziato già la scorsa settimana al
Tribunale con una comunicazione ufficiale, chiedendo che fosse
allestita un'aula con le dotazioni tecniche adeguate.
Gli stessi difensori avevano anche chiesto nei giorni scorsi
un rinvio per l'assenza di uno degli avvocati a causa di un
problema di salute. Richiesta che non era stata accolta. Oggi in
aula erano inoltre assenti i tre testi principali, ossia i tre
medici della Clinica Mangiagalli di Milano che avevano visitato
la ragazza italo noervegese una decina di giorni dopo la presuna
violenza. Per le motivazioni tecniche salterà anche l'udienza in
programma il 2 novembre, i lavori riprenderanno direttamente il
16.
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