C'è anche il problema delle ferie
forzate per arrivare a un risparmio energito tra le motivazioni
che hanno portato allo stato di agitazione dei lavoratori
tecnici e amministrativi dell'Istituto italiano di tecnologia,
circa 600 su un totale di quasi 2000, che chiedono
l'applicazione di un contratto nazionale di riferimento. Questo
ha innescato le proteste dei sindacati. "Si tratta di un
provvedimento altamente impattante sulla vita dei dipendenti e
sul quale non vi è stato alcun confronto sindacale. Noi non
contestiamo questo tipo di misura - spiega Stefano Boero,
responsabile per Iit di Flo Cgil - succede anche in altre
aziende, ma la modalità con la quale viene applicata. Il
problema è che abbiamo un modello contrattuale che fa sì che le
decisioni aziendali vengano prese unilateralmente dall'azienda
costringendo i lavoratori a prendere ferie forzate con poco
preavviso senza nessuna misura di possibile compensazione o di
misure alternative come lo Smart working o il telelavoro".
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