/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Caro bollette: a Spezia 200 tra hotel e ristoranti a rischio

Caro bollette: a Spezia 200 tra hotel e ristoranti a rischio

Allarme operatori Confcommercio, meno tasse e stop speculazione

LA SPEZIA, 26 ottobre 2022, 14:02

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

 Il caro bollette rischia di far chiudere alla Spezia circa 200 tra hotel, ristoranti e bar. E' la stima di Fipe e Federalberghi, resa nota durante il lancio dell'iniziativa #SOSBollette di Confcommercio. Nella città porta delle Cinque Terre, le due associazioni rappresentano circa 750 aziende, molte a conduzione famigliare, per un totale di tremila dipendenti, la maggior parte dei quali con un contratto a tempo indeterminato.
    Diego Sommovigo è presidente provinciale Fipe e ristoratore.
    Nel suo locale ha visto la fattura di elettricità e metano passare da 4.000 euro a 13.500 euro in un anno. "E' la situazione di tutto il settore, che mette a rischio fino a 900 posti di lavoro - spiega -. Con ricadute a cascata su una filiera che comprende anche proprietari dei fondi, grossisti, panificatori, rappresentanti, commercialisti e formatori. Senza contare il contraccolpo per i Comuni, che vedrebbero crollare le proprie entrate. Solo la tassa per i rifiuti genera un gettito di 15 milioni di euro oggi, un terzo dei quali verrebbe a sparire".
    Da giugno, lamentano gli operatori, le bollette sono aumentate fino a punte del 300%. "Sono costi non comprimibili, a cui si fa fronte tagliando i posti di lavoro e mesi di attività - dice Enrico Ghironi di Federalberghi -. Questo si ripercuoterà sul numero dei contratti stagionali. Una delle voci di spesa più importanti per il settore alberghiero è quello del servizio lavanderia, aumentato del 25%. Abbiamo iscritti che, in un mese, sono passati da 20mila a 95mila euro di costi vivi totali".
    Chiedono misure alle amministrazioni locali per alleviare l'impatto delle imposte sul suolo pubblico, dell'Imu e della Tari, e al governo centrale per aumentare il credito di imposta e velocizzi i pagamenti della tax credit per le ristrutturazioni. Soprattutto che fermi la speculazione che fa lievitare i prezzi. "Abbiamo ascoltato con piacere le parole di insediamento della presidente Meloni, che ha citato chiaramente le piccole imprese - sottolinea Vittorio Graziani, presidente Confcommercio Imprese per l'Italia La Spezia -. Ci auguriamo che alle parole seguano le azioni in tempi brevi. Tra poco sarà già troppo tardi".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza