Uno striscione giallo con scritto:
"Abbassare le armi, alzare i salari" e poi le bandiere dell'Usb
e gli striscioni dei pensionati e del pubblico impiego. E' la
protesta "No caro vita Day", la terza giornata nazionale contro
il carovita che ha visto in piazza con un presidio davanti alla
Prefettura, a Genova come in altre città italiane, Usb e
associazione di consumatori A.Ba.Co. "Lavoratrici e lavoratori
del Pubblico Impiego chiedono impegni concreti per arginare la
crisi economica - spiegano nel volantino che hanno distribuito -
i criminali rincari delle bollette energetiche e l'inflazione
fuori controllo mordono anche i lavoratori del settore pubblico.
Primi tra tutti i monoreddito, i part time, gli inquadrati
nelle fasce più basse, i precari che tengono in vita ampi
settori dell'amministrazione pubblica altrimenti condannati allo
sfascio. I contratti di lavoro sono scaduti e gli stipendi sono
in ritardo di anni mentre le bollette e i prezzi sono sempre
aggiornatissimi e spaccano il secondo". Tra le richieste
avanzate da Usb Pubblico Impiego rinnovi contrattuali immediati,
aumenti stipendiali veri, aumento dei buoni pasto detassati,
rimborso spese per chi è in smart working e quattordicesima
mensilità.
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