Le denunce per infortunio sul
lavoro in Liguria nel periodo dall'1 gennaio al 30 settembre
sono aumentate del 61,2% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Lo rende noto l' ufficio economico della Cgil Genova e Liguria
che ha elaborato i dati Inail. Le denunce sono state 21862, in
aumento di 8302 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Per la Liguria si tratta di un triste primato rispetto alle
altre regioni del Nord Ovest: Val d'Aosta +39,3%, Piemonte
+42,3% e Lombardia +38,6% come rispetto alla media nazionale
+35,2%.
Dai dati si evince che i settori più interessati sono quelli
dell'Industria e Servizi con 19.588 denunce, +62,7%, seguiti da
quelli per conto dello Stato, 1.950 +67,1%, ma in forte aumento
anche quei settori nei quali l'attività e l'intensità lavorativa
è stata maggiore rispetto all'anno scorso : commercio +138%,
alloggio e ristorazione +67,3%, trasporti e logistica +35,4%. In
calo invece da 21 a 11 -47,6% i casi di denunce di infortunio
con esito mortale.
"Senza risorse dedicate alla salute e alla sicurezza sul lavoro
i dati continueranno a crescere, è necessario che lo Stato
potenzi gli strumenti di vigilanza e quelli della prevenzione a
partire dalla formazione che deve entrare già nei programmi
scolastici per far capire il valore e il rispetto della vita
umana" commenta il segretario generale della Cgil Liguria
Maurizio Calà. "E' indispensabile anche il rafforzamento dei
controlli da parte di Inl, Asl, Inail e Inps e su questo
flagello è necessario un cambio di passo", conclude Calà
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