Un fatturato di oltre 200 milioni e
un Ebitda di 26 milioni caratterizzano il bilancio di Italiana
Coke, approvato dall'assemblea dei soci. L'esercizio dal 1°
luglio 2021 al 30 giugno 2022 è stato l'anno di svolta della
società, dopo il periodo di difficoltà del quinquennio
precedente. La forte domanda di prodotto e di energia elettrica,
il relativo incremento dei prezzi, nonché la crisi russo -
ucraina hanno caratterizzato il periodo, ma Italiana Coke ha
gestito le perturbazioni e sfruttato le opportunità. L'azienda
ha riguadagnato quote di mercato in Europa, e consegnato 374
mila tonnellate di coke a clienti in oltre 25 paesi nel mondo.
Inoltre, ha prodotto e immesso con regolarità sul mercato
elettrico italiano circa 112 milioni di kwh, contribuendo a
mitigare la dipendenza energetica dell'Italia dal gas russo e
assicurando stabilità al comparto energetico di Liguria e Basso
Piemonte.
"In un clima difficilissimo e incerto - dice l'Ad Paolo Cervetti
- Italiana Coke ha retto bene, e migliorato sensibilmente tutti
gli indicatori. Ora è il tempo del rilancio e della
trasformazione. Inoltre, la società ha chiuso il concordato,
incassato il residuo finanziamento Mise (3 milioni) e definito
con gli istituti finanziari la rimodulazione delle rate di
rimborso del debito concordatario (fino al 2027). Ciò ha già
permesso il rimborso in corso di esercizio di oltre 19 milioni
di debito, in gran parte destinati ad aziende del territorio.
Poi abbiamo investito oltre 1 milione per i collaboratori,
realizzando programmi di incentivazione e premi, e oltre 10
milioni sugli impianti. È nostra intenzione proseguire la
continua mitigazione dell'impatto ambientale dell'attività.
Adesso - conclude Cervetti - abbiamo intenzione di coinvolgere
il territorio sul tema dell'energia elettrica. Vorremmo che
l'energia prodotta a Cairo con la nostra centrale restasse in
loco, come motore di rilancio dell'area di crisi complessa, come
aiuto alle imprese del territorio, agli enti locali, ai
cittadini".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA